lunedì 15 luglio 2013

Sonno.

Ecco perché non scrivo. 
Perché, appena ho un attimo libero, crollo sul letto, o qualsiasi altra superficie orizzontale più o meno comoda, chiudo gli occhi e dormo. O almeno, ci provo.

Perché, logicamente, a meno che Picci non sia in sonno profondo da eccesso di latte, dopo 10 minuti parte con una sinfonia di nghè in crescendo, che non si possono ignorare.

Quindi, adieu.

No vabbè, che mi pare esagerato. Comunque, scriverò. Forse. Un giorno. Spero.

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