tag:blogger.com,1999:blog-90533211610563267752024-03-06T09:49:31.884+01:00Bungler ButterflyBungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.comBlogger71125tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-88002527639917439862014-11-24T22:19:00.000+01:002014-11-24T22:19:50.506+01:00Vacanza. Per davvero!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.viaggi-estate.com/wp-content/uploads/2011/07/vacanze-coppie.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.viaggi-estate.com/wp-content/uploads/2011/07/vacanze-coppie.jpg" height="200" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
This is it. Dopo praticamente un anno e mezzo, io e Marito abbiamo lasciato Pingu ai nonni e ci siamo presi una piccolissima vacanza dal ruolo di genitori.<br />
Che vuol dire che siamo stati via un weekend. Neanche 48 ore.<br />
<br />
Eppure avevo un'euforia addosso che neanche ai primi appuntamenti quando avevo 15 anni.<br />
<br />
Viaggiare in macchina senza doversi contorcere verso il sedile posteriore ogni 5 minuti sventolando pupazzi e facendo vocette stridule per distrarre il Very Important Passenger?<br />
<br />
Fermarsi all'Autogrill in scioltezza, senza tirare fuori, in ordine sparso, nano urlante, passeggino e ammeniccoli vari?<br />
<br />
Ridere ad alto volume senza preoccuparsi di svegliarlo?<br />
<br />
Sedersi a tavola e gustare effettivamente il cibo senza rincorrere 80 centimetri di tornado evitando che abbatta il ristorante?<br />
<br />
Dormire finché se ne ha voglia?<br />
<br />
Una doccia più lunga di 5 minuti + il tempo per creme, oli e magari pure lo smalto sulle unghie?<br />
<br />
Ma soprattutto è stato bellissimo ritrovarsi in due, come all'inizio a fare gli scemi e a ricordarci che cosa ci ha fatto innamorare all'inizio.<br />
<br />
Ovviamente Pingu ci ha accolto al nostro ritorno con una tosse da camionista, in modalità molesta e bavosa per colpa degli ultimi denti maledetti in uscita e oggi in ufficio...beh, lasciamo perdere.<br />
<br />
In fondo ci aspettavamo il conguaglio, no?<br />
<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-77193249865860528022014-11-21T23:12:00.001+01:002014-11-21T23:12:43.459+01:00Giudizio. <table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://psicologoinfamiglia.myblog.it/media/00/01/4005418963.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://psicologoinfamiglia.myblog.it/media/00/01/4005418963.jpg" height="200" width="136" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
Le mamme ne sono sottoposte ogni singolo giorno, più o meno da che iniziano a diffondere la notizia della gravidanza.<div>
"Ma come, guidi? Sei pazza, è pericoloso!"</div>
<div>
"Fai sport? Ma devi stare riguardata!"</div>
<div>
"Come sarebbe che ti sei scofanata un pacco di biscotti alle 5 del mattino? Lo sanno tutti che bisogna osservare una dieta bilanciata, altrimenti come tornerai in forma?".</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Una volta venuto al mondo Esserino, si assiste ad un fenomeno di grande portata scientifica: in men che non si dica, la neomamma si trova circondata da pediatri, puericultori, educatori e tuttologi. Tutti pronti <strike>a dare aria ai denti</strike> a dare preziosi consigli. Bello eh?</div>
<div>
Già.</div>
<div>
Il bello dei consigli sarebbe che uno possa anche sentirsi libero di non seguirli.</div>
<div>
"Dici che il vestito viola mi dona? Peccato che mi veda come la sorella brutta di Morticia. Opterò per il modello verde."</div>
<div>
Fine, amici come prima.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Da mamme no. Non solo bisogna <strike>far finta di </strike>ascoltare il prezioso suggerimento<strike> non richiesto</strike>, ma non azzardatevi a non seguirlo! </div>
<div>
Ma come? Io mi faccio in quattro per te, per spiegarti come si deve fare e tu, piccola stronza ingrata, osi avere un'altra opinione? Hai l'ardire di agire diversamente? Come ti permetti?</div>
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<br /></div>
<div>
E sapete qual è la cosa più triste? Che questi giudizi così taglienti, nel 90% dei casi, vengono da altre mamme. Spesso pure nostre coetanee. Gente che ci è passata come noi. Che dovrebbe sapere quanto è difficile riuscire a trovare un minimo equilibrio e, magari, mantenerlo per più di cinque minuti. Che dovrebbe capire l'importanza fondamentale di una voce amica, di qualcuno che ti aiuti a restare nei binari anche quando tutto ti sembra nero e l'unico tuo pensiero è: "Maledetta me che ho deciso di trombare quella sera là. "</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Invece pare sia più figo puntare il dito nei confronti di atteggiamenti e pensieri diversi dai nostri, per paura, desiderio di farci vedere come le migliori, noia, desiderio di rompere le scatole o chissà che altro. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Quando a volte, per stare bene, basterebbe solo un "Ehi, è tutto ok. Va tutto bene. Stai facendo bene".</div>
Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-53907164236349063672014-07-27T21:44:00.000+02:002014-07-27T21:44:39.851+02:00Luglio - aka: credo di aver bisogno di Lourdes<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.funinmarriage.com/wp-content/uploads/2011/04/20989851.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.funinmarriage.com/wp-content/uploads/2011/04/20989851.png" height="200" width="158" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
Mi è stato ripetuto tutto l'inverno: "Si, adesso è dura, ma con l'estate vedrai che si ammalerà di meno e tu avrai meno sbattimenti fra nido e lavoro".<br />
E' una gufata <u>colossale. </u><br />
<br />
A fine giugno è arrivata la tonsillite. Faringo-tonsillite a placche per essere precisi.<br />
Solita trafila di antibiotico, fermenti lattici, mutuo alla baby sitter e sfilza di commenti di questo tipo, da parte di madre, pediatra, baby sitter e conoscenti misti:<br />
<br />
<b>"Eh, certo, lo mandi al nido..."</b> <i>Al lavoro con me la vedo dura e per il campo scout mi sembra un po' prematuro. Di grazia, dove dovrei lasciarlo?</i><br />
<b>"Povero, ancora antibiotico? Sai che tutte queste medicine non gli fanno bene."</b> <i>Si, ancora antibiotico, visto che lo fa guarire. Mi preoccuperò dell'eventuale farmaco resistenza a tempo debito. E' una medicina, non veleno per topi.</i><br />
<b>"Però potresti restare a casa..."</b> <i>Si, potrei. Potrei pure vedere i miei colleghi ballare sopra le mie ceneri e trovarmi a fare fotocopie al mio rientro, visto che per le mamme che lavorano non c'è pietà. E poi, se resto 24 ore su 24 col nano, potrebbero scattare istinti suicidi.</i><br />
<b>"Certo che ti si ammala in continuazione!"</b> <i>Lo so, lo so, LO SO!!! E non so cosa farci!</i><br />
<b>"Ancora malato? Ma che cosa gli avete fatto?"</b> <i>L'abbiamo lasciato nudo in mezzo alla neve per nostro diletto, volevamo vedere dopo quanto tempo sarebbe diventato blu. La volta dopo gli abbiamo sparato addosso un po' di germi misti, così per gradire.</i> (Questa domanda viene da mia madre).<br />
<br />
Poi, dopo 3 giorni dalla guarigione, sono arrivate delle chiazze sospette su tutto il corpo.<br />
Tutti a dare pareri pseudo scientifici, nessuna soluzione di fatto.<br />
<br />
Parallelamente, febbriciattola persistente.<br />
Fatto esame delle urine (dico solo: sacchetto adesivo attaccato al pisello e qui mi fermo, lasciando spazio all'immaginazione), negativo.<br />
Passa tutto da solo, ma intanto, chi ci perde le ore di sonno sono io.<br />
<br />
Dopo qualche giorno di tranquillità relativa Pingu pensa bene di farsi cadere uno sgabello sul dito della mano con relativa perdita di unghia e tanto sangue in giro come nei peggio film splatter. O una scena del crimine di CSI.<br />
Ne consegue un ameno sabato mattina passato fra 2 ospedali, visita di un pediatra e 3 chirurghi, lastra, un punto e marito sull'orlo dello svenimento alla vista del brandello di unghia penzolante.<br />
Alla faccia del sesso forte.<br />
<br />
In tutto questo, io andrei anche in ufficio che è diventato una specie di oasi di pace e serenità.<br />
<br />
Mancano ancora 5 giorni alle ferie. E ho paura.<br />
<br />
<b>ps. </b>è un post di lamentela e forte stanchezza. So che ci sono mamme che si sbattono il triplo di me, magari senza battere ciglio, con una forza d'animo incrollabile. A me va bene, sono fortunata. Solo che, certe volte, mi sembra proprio di essere sul ciglio di un precipizio.<br />
<br />
<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-87388221406309748462014-06-10T23:32:00.002+02:002014-06-10T23:32:43.740+02:00Happy birthday to you. To us.Di quel giorno, ho ricordi sparsi.<br />
La pioggia che ha iniziato a cadere all'arrivo al pronto soccorso. Il corridoio del blocco parto con tutte le porte arancioni. L'anestesista che dissertava con una collega sulle ricette del Bimby mentre mi faceva l'epidurale e io che mi ero un po' risentita perché "insomma, un po' di considerazione!".<br />
Le due scatole di albicocche secche mangiate in mezz'ora.<br />
La vasca riempita e mai usata. Le mie urla.<br />
Tu, avvolto in una copertina azzurra e un'infermiera che si era preoccupata di avermela macchiata di sangue.<br />
Il senso di onnipotenza che ho provato quando ti ho stretto fra le mie braccia.<br />
<br />
E' passato un anno e io ancora non riesco a crederci.<br />
Lentissimo e velocissimo allo stesso tempo. Intenso. Difficile. Meraviglioso.<br />
Ora ti guardo e mi sembra di vedere un piccolo miracolo davanti a me e non riesco a capacitarmi di essere stata io a metterti al mondo.<br />
<br />
Felice primo compleanno, piccolo Pingu.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-38311964992603203972014-02-16T18:20:00.000+01:002014-02-16T18:20:34.697+01:00Super donna? Super tonta!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.tutsking.com/wp-content/uploads/wonderwoman-lois-griffin.gif" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.tutsking.com/wp-content/uploads/wonderwoman-lois-griffin.gif" height="200" width="183" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
E' seriamente possibile che io sia stupida.<br />
Quando è nato Pingu, mi ero ripromessa di non voler cadere nello stereotipo di Wonder Woman, della donna che segue il nano, la casa, lavora e, nei ritagli di tempo, magari cerca anche di darsi un tono.<br />
La "faccio tutto io perché mio marito è un inetto".<br />
Avevo giurato solennemente, anche perché - diciamocelo - è una fregatura. Finisce che ti sobbarchi tutto il lavoro che potresti intelligentemente dividere in parti più o meno uguali con lui.<br />
Qualcosa deve essere andato storto.<br />
<br />
Lasciamo stare i giorni infrasettimanali perché <i>"tu lavori solo 6 ore, io invece 8/10, con degli sbattimenti chenonpuoicapire"</i><br />
Certo, 6 ore in ufficio, 10 a casa che stupidamente non ti faccio pesare visto che immagino tu sia tanto stanco dopo l'ufficio.<br />
Non tu che dopo l'ufficio esci per andare in palestra, alla bocciofila, al club delle figurine Panini o chissà dove perché <i>"Ho bisogno di staccare". </i><br />
Stupida 2 volte che resto a casa.<br />
<br />
Prendiamo un weekend a caso. Il fine settimana, da letteratura, è il momento dedicato al relax.<br />
Pingu permettendo, ovvio. Se, ad esempio, siamo costretti alla clausura per l'ennesimo malessere di Esserino, per non arrivare al lunedì più stanchi di prima, ci diamo delle fasce orarie: io col nano 2 ore, tu le successive 2.<br />
Anche qui, qualcosa non torna.<br />
<br />
Perché quando tocca a me, Pingu me lo smazzo io al 100%, mentre lui si isola nel suo mondo fatato (e ci mancherebbe, abbiamo fatto un patto).<br />
Poi, i ruoli si invertono.<br />
Io mi ritrovo ad usare questo tempo per cucire un bottone che mi si è staccato dal cappotto una settimana prima, lavarmi i capelli e magari mettermi lo smalto. Ah e preparare l'occorrente per il nido per Pingu.<br />
<br />
Ore 17: Passaggio dell'infante al padre. Io me ne vado in bagno, preparo shampoo, balsamo e accendo l'acqua.<br />
<br />
17.03: Padre e figlio fanno il loro ingresso in bagno trionfanti fra strilli "Guaaaarda la mamma! La MAMMA!!" Il padre abbassa il nano vicino al mio collo e io sento un filo freddo di bava scorrere vicino all'orecchio.<br />
<br />
Riesco a finire di lavarmi e pettinarmi, vado a cucire il bottone.<br />
<br />
17.13: Il teatrino di cui sopra, senza saliva filante, si è ripetuto altre due volte. A nulla sono valsi i tentativi di infilarmi le cuffie per ascoltare la musica, di alzare la testa dopo due minuti, messaggio neanche troppo velato del tipo "Lo capisci o no che ho bisogno di un po' di tempo per gli assoluti stracazzi miei?".<br />
<br />
17.22: Mi metto al tavolo per cercare di mettermi lo smalto. Pingu piange.<br />
17.24: Pingu piange più forte. Cerco di non pensarci, in fondo è col padre, non fare l'ansiosa, lasciagli un po' di indipendenza.<br />
17.26: Pingu urla. Mi alzo e, con la scusa di mettere via la boccetta di smalto, sbircio dalla porta.<br />
<br />
Pingu è sdraiato in lacrime sulle di Lui gambe che, invece di consolarlo, guarda il suo maledetto iPhone per decidere la prossima mossa di scacchi.<br />
Glielo faccio notare più o meno gentilmente (Porca di quella xxxxxx, tuo figlio piange, puoi dargli retta un minuto??) e lui altrettanto gentilmente risponde che ha tutto sotto controllo (Ho sentito che piange, non sta mica morendo!!).<br />
<br />
17.28: Amore, ma guarda che ha fatto la cacca!!!! (Sai che novità. Sono 8 mesi che la fa. Non sei capace di cambiare un pannolino per i cavoli tuoi? No, evidentemente).<br />
<br />
17.30: Pingu, che aveva sonno, è a letto che dorme.<br />
<br />
Si è trattato di 30 minuti. Perché, perché non sono riuscita ad avere questo tempo tutto e solo per me?<br />
<br />
Cosa faccio di sbagliato?<br />
<br />
Succede solo a me?<br />
<br />
Mi sento incredibilmente depressa.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-78080462590350685772014-01-18T07:47:00.001+01:002014-01-18T07:51:40.276+01:00Friday, bloody fridayMi è stato insegnato che il venerdì 17 è una stupida superstizione, che le persone intelligenti non si fanno influenzare da queste cose, che è un giorno come un altro eccetera eccetera. Mi permetto di dissentire, almeno per questo singolo caso.<div>È cominciato tutto con il sacco della spazzatura pieno di pannolini che si rompe nel cortile di casa, con metà contenuto che si sparpaglia sul selciato bagnato. Già, perché ovviamente piove. <div>Il tutto seguito da un'immersione fino alla caviglia in una pozzanghera perché davanti a casa mia, quando piove, si crea il fosso di Helm.</div><div>Ad ogni modo riesco a prendere l'autobus (solo 1 minuto di attesa, mai successo prima!), arrivo in ufficio e tutto è abbastanza tranquillo. </div><div>Ho lavorato per due settimane di fila, è stato meno traumatico di quanto mi aspettassi, Pingu si è fatto due settimane intere di nido senza crollare. Ok, tecnicamente sono 9 giorni, ma stamattina è andato, stava bene, mi mancano 4 ore all'uscita. Posso quasi cantare vittoria.</div><div>DRIIIIIN! </div><div>Sul display lampeggia il nome. Quel nome. No, per favore.</div><div>"Ciao cara, scusa il disturbo. Pingu sta continuando a fare la cacca, è il caso che tu lo venga a prendere subito. Ok? Ti aspettiamo, ciao!"</div><div><br></div><div>(Si, mi rendo conto che è imbarazzante. Sui blog di mamme la cacca è un'evergreen, volenti o nolenti. Un po' come il little black dress nei blog di moda. Ogni due per tre, tac! Ti si ripresenta).</div><div><br></div><div>Sono le 10.40. Piove fortissimo, l'autobus non arriva e la pediatra non mi risponde. </div><div>Riesco a contattarla dal pullman, stranamente seduta, accanto a me due che declamano i fatti loro.</div><div>La mia telefonata, invece, si svolge più o meno come segue: la pediatra che mi elenca a macchinetta una serie di regole alimentari e farmaci i cui nomi importanti vengono puntualmente enunciati contemporaneamente a frenate brusche, clacson, altrui cellulari che squillano neanche li dovessero sentire entro 20 km. </div><div>Io che, nel tentativo di prendere carta e penna per segnare tutto, rovescio il contenuto di metà borsa per terra e scendo due fermate più tardi perché devo finire la telefonata. Scendo come una disperata, con la penna in bocca, l'agenda in mano, la borsa tenuta per un mignolo e mi dirigo alla volta della farmacia. Dopo aver lasciato i soldi guadagnati con lo straordinario della domenica, vado al nido a prelevare il malato. </div><div>Sono le 11.40. Pingu mangia a mezzogiorno e non ho niente di pronto per lui. Dovrei fargli del brodo di sole patate che mai sarà pronto in un quarto d'ora. Ok, mangerà il riso. Se butta giù la pastina ce la farà. 2 chicchi alla volta si riesce. </div><div>Il pomeriggio passa più o meno tranquillo e, verso le 17, usciamo per ritirare in farmacia un latte artificiale apposta, che - sorpresa! - non sono riusciti a procurarsi. Faccio quindi il giro delle 5 farmacie di zona e niente. Mi resta l'ultima, la più fornita, ma dove non voglio andare perché c'è il farmacista più figo che abbia mai visto. Sulla trentina, sorriso smagliante, con le Converse borchiate. Lì ci si va per comprare un'aspirina, non certo un latte artificiale anti diarroico. No, no e poi no. </div><div>Indovinate dove l'ho comprato alla fine? </div></div><br><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://lh5.googleusercontent.com/-wdKHAjPY4uk/UtokelhkbOI/AAAAAAAAAqo/SK-VHK0SO7w/s640/blogger-image-546067234.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://lh5.googleusercontent.com/-wdKHAjPY4uk/UtokelhkbOI/AAAAAAAAAqo/SK-VHK0SO7w/s640/blogger-image-546067234.jpg"></a></div>Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-46761031575468432602013-11-15T11:41:00.000+01:002013-11-15T11:41:04.785+01:00Vestiti (!!!!!) usciamo<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://content.mycutegraphics.com/graphics/rain/dog-in-the-rain.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="http://content.mycutegraphics.com/graphics/rain/dog-in-the-rain.png" width="187" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web<br /></td></tr>
</tbody></table>
Le riconosci a distanza. Un esercito di mamme o nonne, passeggino munite che vagano per la città, a qualsiasi ora, per tanto, tantissimo tempo.<br />
Dove vanno? Di norma, da nessuna parte. In rari casi, farmacia o spesa.<br />
In realtà si esce per far passare la giornata, perché stare a casa con un pupo piangente e annoiato potrebbe portare abbastanza facilmente sull'orlo di una crisi di nervi.<br />
<br />
Quindi, il motto, è: "Uscire, sempre e comunque, con qualsiasi tempo, il più possibile (se ci tieni alla tua salute mentale)".<br />
<br />
Quindi, che vuoi che sia un po' di pioggia?<br />
Prima di uscire, però, la sottoscritta si è messa a studiare dal balcone le varie mise delle portatrici di passeggino. Perché se è vero che il baby è avviluppato dentro uno scafandro di plastica che gli lascia libero giusto il naso, il problema siamo noi che abbiamo le due mani occupate.<br />
<br />
Ho distinto 3 macro categorie:<br />
<br />
<b>La mamma che se ne frega: </b>sprezzante delle intemperie gira solo con un mini spolverino, pure aperto, che tanto "Che mi faranno mai due gocce di pioggia?".<br />
<br />
<b>La mamma palombaro: </b>indossa, dal basso, wellingtons di gomma dai colori più o meno improponibili, impermeabile alle caviglie e a collo alto con cappuccio e, per finire, cappello di gomma da pescatore. Si, tipo quello dell'aiutante di Capitan Findus. Unica parte del corpo scoperta, due mezzi mignoli, che impugnano saldamente il passeggino. Neanche stesse imperversando la tempesta perfetta.<br />
<br />
<b>La mamma chic:</b> Scarpe e soprabito normali, l'ombrello elegantemente appoggiato ad una spalla, spinge il passeggino con una discreta grazia.<br />
<br />
Trovando un po' eccessiva l'alternativa 1 per un verso, la 2 per l'altro (e poi mi manca il cappello di gomma, pezzo chiave del look), opto per la 3.<br />
<br />
Peccato che l'ombrello sia in equilibrio assolutamente precario. Per farlo stare dritto bisogna camminare a piccoli passi, in punta di piedi e in linea retta. Basta un sali scendi dal marciapiede, la <strike>stronza</strike> adorabile vecchina che ti centra col suo parapioggia fiorato, il pupo che piange.<br />
Rimettere l'ombrello in asse è impresa non da poco.<br />
Senza contare che il polso, in posizione innaturale, inizia a pulsare dopo circa 10 minuti di strada.<br />
<br />
Se le cose vanno avanti così, credo diventerò una che se ne frega molto presto.<br />
O una palombaro chic. Devo solo trovare un impermeabile mantella, simile alla pubblicità di Chanel con Cappuccetto Rosso.<br />
Oppure mi trasferisco dove non piove mai, ma la vedo un po' più difficile.<br />
<br />
Indoviniamo com'è il tempo oggi? Ecco, appunto.<br />
<br />
<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-73903842971703032642013-10-21T22:37:00.000+02:002013-10-21T22:39:37.376+02:00Puoi descrivere un'emozione?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://ilquotidianoinclasse.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2013/03/c510b503f636bdc41757de20be530105.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="172" src="http://ilquotidianoinclasse.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2013/03/c510b503f636bdc41757de20be530105.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
E' difficile, per non dire impossibile, racchiudere in poche righe quello che mi è successo lo scorso weekend.<br />
Perché è cominciato tutto circa un anno fa, quando ho scoperto di essere incinta.<br />
<br />
Dopo neanche due ore dal test positivo, in preda al panico, che ho fatto?<br />
L'ho detto ai miei? No. Ho chiamato la ginecologa? No (cioè si, ma dopo).<br />
Mi sono iscritta ad un forum sull'argomento, di quelli che raccolgono tutte le future mamme in base alla data presunta del parto.<br />
E lì, è cominciato un viaggio.<br />
Un anno intero a scriverci, a parlare di qualsiasi cosa, dagli argomenti più stupidi (roba che neanche con le tue migliori amiche. Forse) a quelli più profondi.<br />
Ci siamo sostenute nei momenti di crisi ("io ho 1,2 alla tn, andrà bene?" "Ma che palle la nausea!" "Sento un dolorino... che faccio, vado in pronto soccorso? E se mi prendono per pazza?"), siamo state unite come non mai quando sono cominciati i travagli, con picchi di 500 messaggi su Whatsapp in 5 minuti alle 2 del mattino, abbiamo gioito sinceramente in occasione delle nascite, eravamo lì durante i momenti di sconforto dei primi giorni a casa e anche quando i nani si svegliavano di notte. Magari anche ogni due stramaledettissime ore.<br />
<br />
Una presenza costante, una specie di mano invisibile che sapevi sarebbe stata pronta a sollevarti in ogni momento.<br />
Qualcuno con cui poter parlare liberamente di tutte, ma proprio tutte le paranoie pre e post pupo senza il timore di apparire noiosa o monotematica.<br />
Sapere di significare qualcosa per qualcuno che magari vive a 800 km da te.<br />
<br />
Ma sto divagando.<br />
Lo scorso weekend abbiamo monopolizzato un piccolo agriturismo nella dura e pura campagna toscana e, finalmente, dopo un anno, ci siamo incontrate.<br />
Non riesco a spiegare bene quello che ho provato quando le ho viste.<br />
Perché se anche era vero che le incontravo quasi tutte per la prima volta, è stato come salutare delle amiche di lunga data. Naturalissimo parlare con loro, i loro bimbi e, si, anche con i mariti.<br />
Un pochino di imbarazzo (almeno da parte mia che sono nordica fredda come il ghiaccio e ci metto un bel po' ad entrare in confidenza), ma subito stemperato da un paio di bicchieri di vino e qualche aneddoto ben assestato dalle giullari del gruppo.<br />
<br />
Bello, intenso, troppo breve.<br />
L'altra faccia dell'amicizia.<br />
Un legame nato in un momento della mia vita che avrebbe potuto farmi sbandare alla grande.<br />
Se sono rimasta più o meno in carreggiata, se ho resistito quando pensavo fra le lacrime: "Ma chi cazzo me l'ha fatto fare?" è anche grazie a voi.<br />
Sapete chi siete.<br />
<br />
Grazie.<br />
<br />
L'attesa e la nascita di Pingu non sarebbero state le stesse. (E poi, con chi avrei chattato dalla sala parto???)Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-14649575386405218602013-09-09T11:46:00.000+02:002013-09-09T11:49:48.871+02:00Cose (importanti) che non ti dicono quando aspetti<div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://us.123rf.com/400wm/400/400/yayayoy/yayayoy1111/yayayoy111100017/11376105-bambino-malato-a-letto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="175" src="http://us.123rf.com/400wm/400/400/yayayoy/yayayoy1111/yayayoy111100017/11376105-bambino-malato-a-letto.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div>
<br /></div>
Parliamone. 40 giorni di mare per sfuggire al grigiore e all'inquinamento della città, perché "Povero Pingu, è così piccolo, fagli prendere un po' di aria buona!".<br />
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<br /></div>
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Dicevamo. Dopo così tanti giorni di aria pulita, uno si aspetterebbe un bimbo cresciuto, florido, sorridente, eccetera eccetera.</div>
<div>
Non certo raffreddore e un principio di bronchite (pare non sia nulla di grave, sta di fatto che quando tossisce mi pare debba sputare un polmone).</div>
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<br /></div>
<div>
Così, appena rientrati a casa, la prima uscita è dalla sostituta della pediatra. Una tipetta palesemente nordica, altissima, magrissima, biondissima dall'approccio "Ma si, se non ha 40 di febbre allora sta benissimo!" che ha prescritto lavaggi nasali e aerosol di fisiologica.</div>
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Facile no?</div>
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Certo.</div>
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Primo: avete idea di che cosa siano i lavaggi nasali? Io, fino a qualche settimana fa no, solo qualche rudimento teorico.</div>
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In sostanza, bisogna spruzzare soluzione fisiologica nelle narici del piccolo e poi, con un'apposita pompetta munita di filtro, aspirare il moccico. </div>
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Provo fastidio solo a leggere, figuratevi quanto deve essere divertente per Pingu sottoporsi al simpatico trattamento 2/3 volte al giorno. Strano che i miei vicini non abbiano ancora chiamato il Telefono Azzurro. Per gli strilli emessi, mi aspetto che un assistente sociale venga a suonare alla mia porta da un momento all'altro.</div>
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<br /></div>
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Lo stesso dicasi per 3 aerosol al giorno, della durata di 15 minuti ciascuno.</div>
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Perché si, certamente un pargoletto di 3 mesi starà seduto buono buono in braccio alla mamma a farsi sparare vapore caldo sul viso.</div>
<div>
Lo scenario più probabile è che dopo 30 secondi inizi a divincolarsi come un'anguilla, a muovere le mani a caso tirando il filo della mascherina cercando di strapparselo di dosso e a piangere. Ancora. Fino alla fine.</div>
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<br /></div>
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Perché non spiegano queste cose ai corsi pre parto? Sarebbero molto più utili mini rudimenti di cura del bambino piuttosto che 20 ore di respirazione e training autogeno che a me, personalmente, sono serviti i primi 10 minuti di travaglio e poi basta.</div>
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<br /></div>
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In tutto questo la tosse c'è ancora. Quindi devo richiamare la pediatra sperando in qualcosa di più efficace e non troppo complicato.</div>
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L'anno prossimo mi sa che non parto. </div>
Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-32087948065622359382013-08-24T12:07:00.000+02:002013-08-24T12:07:14.920+02:00Ce l'ho fatta!!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://us.123rf.com/400wm/400/400/tlorna/tlorna1005/tlorna100500010/8267674-uomo-stanco-e-dormire-sul-divano-maschio-rilassante-o-sonnecchiando-sul-divano-in-pelle.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="136" src="http://us.123rf.com/400wm/400/400/tlorna/tlorna1005/tlorna100500010/8267674-uomo-stanco-e-dormire-sul-divano-maschio-rilassante-o-sonnecchiando-sul-divano-in-pelle.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Ho superato la prova.<br />
Dopo 6 giorni e 7 notti di me e Pingu è arrivato Lui. Che, suppongo, sarà felicissimo di vederci, ci coccolerà e mi permetterà di dedicarmi un po' a me stessa prendendosi cura dell'infante.<br />
<br />
Senonché.<br />
<br />
Già la telefonata pre partenza avrebbe dovuto farmi intuire quello che mi aspettava:<br />
<br />
"Amorechebellochevieni,nonvedol'oradivedertifinalmentepotròparlareconunadultoyuppieeeeee!"<br />
<br />
"Mhf si. Anche io."<br />
<br />
Ok, non è mai stato un uomo di molte parole e io, in quel momento, ero in preda ad un attacco di logorrea euforica perché solo poche ore mi avrebbero separato dal contatto con un coetaneo e quindi, da discorsi più approfonditi di: <i>"Eeeeeeeeh! Ma come siamo bravi ad aver finito questo latte! Oooooh, adesso ci cambiamo il pannolino!"</i> (Il tutto pronunciato con voce imbecille e di due ottave sopra il normale).<br />
<br />
"Domanipotremouscire,andareamangiareungelato,fareungiroalportodovevuoitu!"<br />
<br />
"Vediamo. Sono stanco".<br />
<br />
<b>Stanco. Lui.</b><br />
<br />
Lui che nonostante dia il biberon non si è mai (e dico MAI) fatto una notte, perché lavora.<br />
Lui che se dorme meno di 7 ore ha sonno ed è irritabile. E poi lavora.<br />
Lui perché, indovinate un po'?, lavora.<br />
<br />
Io no invece. Io sono fresca come una rosa.<br />
Perché da che Pingu è venuto al mondo non riesco più a dormire più di 6 ore di fila anche se lui magari se ne fa 8/9. Mi hanno scombinato l'orologio interno, porca miseria.<br />
E faccio le cose di sempre + Pingu. Poi, fra qualche mese, dovrò <b>anche</b> lavorare.<br />
E non mi lamento (quasi) mai.<br />
<br />
Morale della favola.<br />
Stamattina, dopo colazione, si è messo sul lettone con Pingu e dopo 10 minuti si è addormentato. Il piccolo è crollato dopo mezz'ora.<br />
Si è svegliato a mezzogiorno. Il grande.<br />
<br />
Questo genere maschile è decisamente sopravvalutato...<br />
<br />
<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-11697808121099363942013-08-21T17:00:00.001+02:002013-08-21T17:00:06.129+02:00- 3 (e ancora non parlo coi sassi)<div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-XBE7NNs-UKM/TiihzKx-eVI/AAAAAAAAEmM/0T6miduCFnQ/s400/neonato-riva-mare.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-XBE7NNs-UKM/TiihzKx-eVI/AAAAAAAAEmM/0T6miduCFnQ/s1600/neonato-riva-mare.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa dal web</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Siamo sinceri: non mi posso lamentare con Pingu.<div>
Dorme la notte, non è un tipo dalla frigna facile e neppure eccessivamente cozza.</div>
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Questi giorni in solitudine quindi stanno andando piuttosto bene.</div>
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<br /></div>
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Il problema sono io, che se non vedessi il countdown che ho scritto sul quadernino registra pappa/cacca/pisolini del pupo avrei già dato fuori di matto dopo 3 ore di tete-à-tete col baby.</div>
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<br /></div>
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Perché, parliamoci chiaro: che cosa si fa con un pargoletto di due mesi? Si gioca a Monopoli? No.</div>
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Quando lui dorme ne approfitto per dormire pure io, darmi una sistemata, fare la cacca in più di due minuti. </div>
<div>
(Lo so, lo so. E' già la <strike>seconda</strike> terza volta che uso la parola cacca in un post. E' che si trasforma in uno dei top trend fra gli argomenti di discussione quando incinte. Una volta nato Esserino non parliamone neanche.)</div>
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<br /></div>
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Ad ogni modo, quando è sveglio lo si nutre, lo si cambia, gli si fa fare il ruttino, si pulisce il biberon una volta finito il tutto; una volta al giorno si perdono anche quei due minuti e mezzo nella somministrazione delle vitamine. E poi?</div>
<div>
Ah bene, un po' di tummy time! (leggi: piazzare Pingu sul lettone a pancia sotto perché si eserciti nella fine arte del sollevamento del collo e magari impari pure a girarsi). </div>
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10 minuti di semi autonomia (posso prendere una rivista e leggere qualcosa di breve. Tipo Le chicche di gossip. O l'oroscopo) intervallati da "Bravo! Bravissimo! Ma come sei forte!" Eccetera eccetera.</div>
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Attacca un piantino del tipo: "Mamma sono stufo, questa storia della pancia sotto non mi diverte più"</div>
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Allora lo prendi e lo metti nell'altro verso.</div>
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Lo giri e lo rigiri a mo' di frittella per un altro paio di volte ed è passata mezz'ora.</div>
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Che poi finisce che sul letto non vuole più stare perché si annoia. </div>
<div>
Così lo prendi in braccio e rispolveri l'intero repertorio di canzoni sceme che conosci (tutte le sigle dei cartoni anni '80, i classici della Disney e lo Zecchino d'Oro). Magari ti metti pure a fare un po' di ricerca su YouTube.</div>
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Dopo un quarto d'ora la smetti, ma perché, questa volta, le scatole piene le hai tu.</div>
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Alla fine, l'ultima spiaggia: la sdraietta.</div>
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Pingu è buono buono sul suddetto complemento d'arredo da 8 minuti e già scalpita.</div>
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Ha già esaurito la sua quota di pisolini diurni e io tutte le canzoni.</div>
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Prima di 40 minuti - minimo - non potremo uscire perché fa troppo caldo.</div>
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Pure io genio a scegliere il mare con un neonato eh.</div>
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La prossima volta montagna. O, dovessi avere così tanta voglia di vedere dell'acqua, i fiordi norvegesi.</div>
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<br /></div>
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Ecco.</div>
Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-56614684894471679952013-08-18T14:30:00.001+02:002013-08-18T14:30:55.832+02:00- 6Ci siamo.<br />
Ieri sera il consorte ha preso, armi, bagagli e Lince ed è ripartito alla volta del torrido milanese, lasciando me con Pingu alla fin del biberon serale.<br />
<br />
Mi ci sono volute 2 ore, un numero indefinito di ripetizioni della canzone dell'alfabeto, <a href="http://www.youtube.com/watch?v=HXFnrsspw78" rel="nofollow" target="_blank">60 elefanti sul filo della ragnatela</a>, 2 metti-togli dal lettino perché piangeva disperato e, alla fine, più per disperazione mia che per aver capito che fosse effettivamente quello il problema, 15 gocce di <i>Mylicon dei miracoli</i> contro le coliche.<br />
Alla fine si è addormentato anche lui, probabilmente più esasperato per l'inettitudine materna che per effettiva stanchezza.<br />
<br />
Alle 6 si è svegliato per la sua abitudine di fare il tour del lettino nella notte e di prenderlo a testate.<br />
Passo l'ora successiva a spostarlo nel centro del letto e lui che, nel giro di 3 minuti, si rimette nel punto incriminato. Va bene, abbiamo capito, sei determinato. Se riuscissi anche a disincastrarti da solo sarebbe cosa ancora più apprezzabile.<br />
Verso le 7 si riaddormenta per risvegliarsi un'ora dopo. Il mio sonno, invece, è irrimediabilmente compromesso.<br />
<br />
Il biberon del mattino si è concluso con un rigurgito a idrante sul pavimento di cucina che avevo lavato ieri.<br />
<br />
Ed è solo il primo giorno.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/QEjgPh4SEmU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-70092955453531327782013-08-15T23:34:00.001+02:002013-08-15T23:34:27.400+02:00I will survive... Forse.Avevamo appena capito come far funzionare il nostro fragile ecosistema composto dalla sottoscritta, consorte, Pingu e Lince. Dopo due mesi di notti insonni, litigate, vita sociale e personale pressoché inesistente perché tarata completamente sulle esigenze del nanerottolo, eravamo riusciti a trovare un equilibrio. Precario eh, ma sempre di equilibrio si tratta. E adesso lui deve tornare a casa perché ha finito le ferie. Lasciando me e Pingu soli per 6 giorni. Avete presente quanto possano essere lunghi 6 giorni con un neonato? Sto per avere una crisi di panico, ma non succederà. Primo, perché Pingu deve stare bene. E io non posso impazzire. (Però, che strizza...)Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-12957639970782211722013-08-08T22:47:00.000+02:002013-08-08T22:47:07.548+02:00E adesso?Dopo circa due mesi vittima del ritmo sonno/veglia di Pingu - perché se non dormi quando lo fa lui poi sono problemi tuoi - stasera sono leggermente destabilizzata.<br />
<br />
Esserino ha mangiato e si è più o meno addormentato dopo un numero imprecisato di ninne nanne cantate dalla sottoscritta ad un orario vagamente civile.<br />
<br />
E io? Cosa posso fare?<br />
<br />
Giuro, non so quasi più che cosa significhi avere del tempo per me.<br />
<br />
Potrei fare mille cose: leggere, mettermi lo smalto (ma non ho portato nulla, tanto "Vuoi pure avere del tempo??" ripeteva la mia odiosa vocina interiore), strafogarmi di anguria, guardare un film, stendermi sul balcone a osservare le stelle.<br />
<br />
Potrei, ma tanto so che sarò a letto fra 10 minuti.<br />
<br />
Sfigata che non sono altro.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-83171919190018750892013-08-02T22:22:00.000+02:002013-08-02T22:22:06.201+02:00TornadoRagazzi, ma come fanno le mamme blogger a tenere aggiornato il loro sito con un neonato di cui prendersi cura?<br />
Onore al merito.<br />
Io è tanto se riesco a prepararmi un piatto di pasta quando sono sola con Picci. (d'ora in avanti <b>Pingu</b>. Guardando una sua ecografia con delle amiche era stato paragonato a un pinguino perché nessuna di noi era in grado di identificare le varie parti del corpo. Da qui il simpatico nomignolo che si porterà fin nella tomba ^_^ )<br />
<br />
Avrei voluto scrivere di tante cose in questi giorni: l'odissea del preparare una valigia per 6 settimane fuori - situazione in cui tutti i tuoi buoni propositi di <i>portare solo l'essenziale</i> vanno a farsi benedire. O meglio. Ti ritrovi con due valigie più una quantità imprecisata di borse e zaini tutti pieni di cose per lui. Per te metà zainetto, con le tue mutande incastrate fra un pacco di pannolini e un body col disegno di Tigro.<br />
<br />
Avevo in mente un post molto sentito sull'allattamento artificiale. - No, non dò la tetta. Non mi è venuto questo cazzutissimo latte e per me non sarebbe nemmeno un problema, dato che esistono validissimi sostituti che stanno facendo crescere mio figlio forte e sano.<br />
Il problema sono i commenti, gli sguardi e i giudizi delle altre persone che vedono il biberon come qualcosa di contro natura. Che ti guardano scuotendo la testa, con il viso affranto, nemmeno ti fosse morto un parente. Mi sono resa conto che chiedere a una donna "Allatti?" anche con le migliori intenzioni, è qualcosa di estremamente intimo. Che poi allatto pure io. Cosa credete che contenga la famigerata bottiglietta? Una Pina Colada?<br />
<br />
Volevo condividere la gioia di una notte intera di sonno: si, è vero. Il mare stordisce i nanerottoli. E io godo moltissimo.<br />
<br />
Il problema è che per scrivere queste quattro cose mi sono dovuta interrompere <strike>quattro</strike> cinque volte.<br />
<br />
Però, sapete che c'è? Quando guardo quel musino io sono contenta. Tanto.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-66627930705716777952013-07-15T11:06:00.000+02:002013-07-15T11:06:01.903+02:00Sonno.Ecco perché non scrivo. <div>
Perché, appena ho un attimo libero, crollo sul letto, o qualsiasi altra superficie orizzontale più o meno comoda, chiudo gli occhi e dormo. O almeno, ci provo.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Perché, logicamente, a meno che Picci non sia in sonno profondo da eccesso di latte, dopo 10 minuti parte con una sinfonia di nghè in crescendo, che non si possono ignorare.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Quindi, adieu.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
No vabbè, che mi pare esagerato. Comunque, scriverò. Forse. Un giorno. Spero.</div>
Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-72011136782730141552013-07-03T11:25:00.000+02:002013-07-03T11:25:21.797+02:00Don't panicLa vita con Picci prosegue più o meno regolarmente, per quanto possa essere possibile la regolarità con un ragnetto di nemmeno un mese.<br />
<br />
Ieri ho deciso di tentare l'impresa: il supermercato da sola con lui.<br />
Devo comprare poche cose e sono vicinissima a casa: ce la posso fare!<br />
Cioè, che cosa volete che sia?<br />
Diciamo che, ogni volta che mi pongo questa domanda vengo sempre smentita. Alla grande.<br />
<br />
<b>Challenge #1</b><br />
<i>Il carrello non è compatibile con una carrozzina</i>. Mi industrio con uno dei cestini di media misura appesi alla maniglia del trio. Tutto funziona finché non voglio passare in un anfratto leggermente più stretto e quando i prodotti all'interno del suddetto cestino diventano superiori ai 3.<br />
<br />
<b>Challenge #2</b><br />
<i>A Picci il supermercato non è piaciuto.</i> Verso la fine della spesa, ossia quando mi mancavano 3 cose su 7,<i> è stato colto da una crisi di pianto. Inconsolabile.</i><br />
I tentativi di calmarlo con ciuccio, paroline dolci e scuotimenti di carrozzina sono falliti miseramente fra gli sguardi di compatimento degli altri clienti che continuavano a snocciolarmi teorie <strike>non richieste</strike> sui motivi del suo pianto (poverino, avrà fame/caldo/pannolino sporco/la luna storta).<br />
<br />
Per fortuna è venuta in mio soccorso una delle cassiere (gentilissima, le avrei fatto un monumento enorme) che mi ha fatto passare davanti a tutti alle casse, mi ha messo tutta la spesa nei sacchetti e mi ha indicato un angolino tranquillo dove avrei potuto provare a cambiare il pannolino al piccolo, nel caso ne avessi avuto bisogno.<br />
Mi ha salvato. Grazie, grazie, grazie!<br />
<br />
Al che si arriva alla<br />
<b>Challenge #3</b><br />
Picci, comunque, ha continuato a piangere. Nonostante tutto.<br />
Quindi ho dovuto<i> incastrare</i> alla <strike>cazzo </strike>bell'e meglio<i> la spesa nell'apposito vano sotto il passeggino.</i><br />
Avevo preso poche cose, ma molto voluminose (mannaggia a me) quindi i due sacchetti non ci stavano. Appesi alle maniglie neanche a parlarne, dato che i sacchetti hanno la resistenza del burro sciolto.<br />
Quindi, con Picci che ululava in sottofondo, ho buttato tutto quanto nello spazio sottostante in 3 secondi netti (anni e anni di Tetris sono serviti a qualcosa).<br />
Alla fine sono letteralmente corsa fuori dal supermercato e ho continuato a correre fino a casa.<br />
<br />
Picci si è calmato. Muto e immobile come una statua di sale.<br />
<br />
Voglia di sentire il vento fra i capelli?<br />
<br />
Sabato dovremmo andare per saldi, visto che i vestitini in nostro possesso iniziano ad andare pericolosamente stretti.<br />
Tremo all'idea.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-78217454105830724542013-06-26T13:36:00.002+02:002013-06-26T13:36:31.957+02:00Mamma mostro alertEro partita con il volere scrivere un post da mamma mostro.<br />
Si, quelle che si lamentano perché, porca miseria, come fai a piangere sistematicamente nel momento esatto in cui:<br />
<br />
°mi siedo a tavola per mangiare due fette di prosciutto e un pomodoro<br />
°mi sto lavando i capelli e ho lo shampoo in testa<br />
° ho appena iniziato una telefonata con una mia amica che non sento da una vita<br />
° mi sono seduta sul divano con un libro di cui mi mancano 10 pagine da 20 giorni.<br />
<br />
Volevo scrivere che non esiste voler mangiare due pesche alle 4 del pomeriggio, riuscire a tirarle fuori dal frigo alle 6 e portare a compimento l'operazione alle 8.30.<br />
Che a furia di svegliarmi tutte le notti alle 4.30 ho un colorito che potrebbe far pensare ad una recidiva di ittero sulla sottoscritta.<br />
Che non vedo l'ora che impari i rudimenti della nostra lingua per riuscire a comunicare con te in modo efficace. Non sono ancora un asso a distinguere la differenza fra nghé / nnnghéééé / nghéé nghéé nghéééé<br />
Che tutti i fiori sul balcone stanno morendo perché nessuno ha più il tempo né le forze di annaffiarli.<br />
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Volevo scrivere di tutto questo dando la colpa della mia lamentosità agli ormoni post parto, poi succede il miracolo.<br />
<br />
Dormi ininterrottamente da mezzanotte alle 8.30. (Tu, perché io è dalle 5 del mattino che mi alzo per controllare che tu stia effettivamente respirando).<br />
Non solo mi lasci pranzare in più di 10 minuti, ma mi lasci il tempo di preparare qualcosa di più di 3 fette di prosciutto sbattute sul piatto (una frittata al formaggio. Non esattamente nouvelle cuisine, ma ci stiamo lavorando).<br />
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Quindi si, oggi è un buon giorno :)Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-88176916688927779252013-06-20T13:29:00.002+02:002013-06-20T13:29:44.643+02:00Apologia del multitaskingCasa, interno giorno, cucina.<br />
Un tavolo, due sedie.<br />
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Seduta al tavolo con Picci sulle gambe mentre lo allatto al biberon con la presa dell'uncino.<br />
Prima usavo due mani, ora ho imparato a ottimizzare.<br />
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Con la destra, alterno il mio pranzo (due panini cotto, maionese e pomodori, la mia bilanciatissima dieta dal giorno delle dimissioni. Per variare ogni tanto alterno il prosciutto col formaggio eh), una scorsa alle notizie su internet, social network misti e il blog.<br />
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Il mio concetto di <i>multitasking</i> è decisamente cambiato da due giorni a questa parte.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-49446703374060433312013-06-18T17:48:00.001+02:002013-06-18T17:48:35.852+02:00E alla fine......sei arrivato. Di notte - buia e tempestosa per rispettare i migliori cliché letterari.<br />
Sei arrivato quando avevo deciso che tanto era inutile intestardirsi perché avresti fatto come avresti voluto tu. Hai lasciato che io e il tuo papà ci godessimo l'ultimo brunch domenicale a due e poi è cominciato tutto.<br />
Se ci ripenso, a 8 giorni di distanza, quasi non mi sembra che sia capitato a me.<br />
Ero io su quel lettino? E' stato sul mio petto che ti hanno appoggiato una volta nato?<br />
Ho davvero sentito tutto quel male o me lo sono immaginato?<br />
<br />
Ad ogni modo, sono passati pochi giorni, e mi sembra di essere sulle montagne russe a ciclo continuo.<br />
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Facciamo un breve riepilogo:<br />
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In una settimana hai deciso che, oltre al reparto di ostetricia, avevi voglia di farti un giro in terapia intensiva dopo essere tornato a casa.<br />
E' vero, i medici e gli infermieri erano fantastici, ma saremmo potuti uscire per un caffè: lo spavento che ho preso me lo sarei pure evitato.<br />
Ti dò atto però che ti sei goduto un super trattamento e sei stato coccolato da tutti.<br />
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Quanto a me, sto rivedendo la mia lista di priorità.<br />
<b>Dormire vince su tutto. </b><br />
Sul mangiare, sul bere, sul lavarsi (ahimé), sulla cura della casa e tutto il resto.<br />
E' incredibile come riesca ad entrare in stato catatonico non appena vedo che dormi da più di 10 minuti.<br />
E ora, anche due ore di sonno in orari a caso, mi fanno sentire un leone.<br />
<br />
Sto iniziando vagamente a capire come funzioni, per cui so che al primo <i>nghè</i> devo schizzare a far bollire l'acqua per prepararti il latte, mentre quest'ultimo si raffredda posso cambiarti il pannolino (operazione che detesti dal profondo del tuo essere) e poi darti da mangiare.<br />
Seguono ruttino degno dei migliori scaricatori di porto o bevitori di coca cola, un po' di coccole e poi sdraietta o nanna.<br />
Il problema è che tendi a preferire la nanna di giorno e la sdraietta di notte, ma ci lavoreremo.<br />
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Quello che non mi aspettavo è la forza del legame che sento nei tuoi confronti.<br />
Ha dell'incredibile, roba che se non ci passi non puoi capire.<br />
I tuoi occhi poi. Sanno di infinito, come se racchiudessero tutta la saggezza del mondo.<br />
Quando ti guardo mi sembra impossibile di essere stata io, con il tuo papà, a generarti e a metterti al mondo.<br />
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Picci, che cosa mi hai fatto? :)<br />
<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-68813778467023149432013-06-07T10:25:00.002+02:002013-06-07T10:28:09.283+02:00ParliamoneCaro Picci che non ti decidi a uscire, parliamo un po'.<br />
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Devi sapere che la tua mamma è una maniaca della puntualità. Quando le capita di avere anche meno di due minuti di ritardo ad un appuntamento si sente morire. Allo stesso modo, non sopporta i ritardatari. Non è che non sopporti te, sappiamo che la data presunta del parto è solo una stima, ma sapere che saresti dovuto nascere <i>ieri </i>e che, a oggi, non ho nessunissima avvisaglia di movimenti di uscita, non mi mette esattamente di buon umore.<br />
<br />
La tua mamma, inoltre, non ha più vestiti da mettersi.<br />
Sto girando da settimane con leggings e le solite tre magliette alternate. Non farmi comprare qualcosa che nemmeno mi piace (perché non ti piacerebbe vestirti come un tendone da circo, te lo assicuro) e che indosserò, forse, per tre giorni.<br />
<br />
La tua mamma ha una voglia indescrivibile di tornare a mangiare sushi, prosciutto crudo e salame. E pure di farsi uno Spritz.<br />
<br />
Il luogo in cui ti trovi da 9 mesi e un giorno non è personalizzabile, ma è sempre uguale. Stesso sfondo rosatello, stessa sensazione di galleggiamento, sempre meno spazio.<br />
Sinceramente, non sei <i>un pochino</i> stufo?<br />
<br />
Voglio che tu nasca per vedere quanto di bello c'è qua fuori: i gigli hanno iniziato a sbocciare sul balcone, è pieno di persone che non vedono l'ora di fare la tua conoscenza, ti porterò a vedere il mare e i gabbiani che volano in cerchio sopra la sabbia.<br />
Voglio farti ascoltare la musica, ballare insieme a te in salotto, leggerti le favole con mille vocine stupide, fare delle passeggiate al parco insieme al tuo papà, guardarti scoprire il mondo.<br />
Davvero, fuori dalla pancia è bello. Non sei neache un po' curioso?<br />
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Dai, che ti aspettiamo!<br />
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Ps. Voglio che tu nasca anche per ricominciare a respirare utilizzando il 100% dello spazio dei miei polmoni, tornare a mangiare tutto, riprovare la sensazione di essere davvero più leggera di un elefante. Davvero, se potessi uscire in tempi brevi sarebbe graditissimo.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-26407300790551013752013-06-04T17:58:00.001+02:002013-06-04T17:58:54.721+02:00Last momentsFare e disfare la valigia dell'ospedale (Per la doccia è meglio un asciugamano grande o l'accappatoio? Magari è il caso di mettere un altro pigiama. Fammi appiccicare fuori un post-it: devo ricordarmi il carica batterie del cellulare e gli occhiali da vista. Lo shampoo servirà?)<br />
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Svegliarsi alle 4 del mattino in preda ad un attacco di panico perché "Omioddio, il parto si avvicina. E se non ce la faccio? Ma io non sono pronta. E se dovessi sentire così tanto male da svenire? E se...?"<br />
Riaddormentarsi, a fatica, due ore dopo e risvegliarsi dopo un quarto d'ora per l'ennesima pausa pipì (sgrunt).<br />
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Lavarsi i capelli con frequenza quasi maniacale perché all'ospedale ci voglio andare in ordine.<br />
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Sentirsi presa fra il terrore puro del parto e la voglia che succeda il prima possibile per tornare ad avere il controllo del proprio corpo (e si, anche conoscere Picci, ovvio).<br />
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Ma chi l'avrebbe detto che un esserino, che ancora non è nato, potesse creare così tanto scompiglio?<br />
<br />
Piccolo, ti aspetto!Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-49626663781906058282013-05-25T16:39:00.001+02:002013-05-25T16:39:19.116+02:00It's timeCapisci che è giunto il momento quando:<br />
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<b>Non riesci più a sfilarti gli stivali. </b>Scene da film <strike> dell'orrore </strike>.<br />
Ti siedi sul letto e fai per sfilarteli e vedi che non riesci. E' come se fossero incollati alla gamba. Non è che tu ti sia gonfiata stile cotechino di Capodanno, ma non riesci a fletterti qual tanto che basta per farli uscire.<br />
Furba anche tu che sei voluta uscire con gli stivali stile cavallerizza che arrivano sopra il ginocchio... Va beh, soprassediamo. Tutta colpa di questo tempaccio, comunque.<br />
Dopo circa 5 minuti di contorsionismo, ad ogni modo, riesci a liberarti dalla trappola mortale.<br />
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Ti svegli di notte per l'ennesima pausa bagno, <b>fai per alzarti </b>ad occhi chiusi con il minimo dispendio di energie <b>e... resti bloccata sul materasso.</b><br />
Niente. Non ti sollevi. Sei costretta ad aprire gli occhi, puntellarti con entrambe le braccia, sincerarti di avere i piedi ben piantati al pavimento e sollevarti.<br />
La rimessa a letto è altrettanto comica. Grazie al cielo le doghe del letto ti hanno sostenuto fino ad ora.<br />
<br />
<b>Resti immobilizzata sul lettino del medico o dell'estetista dopo anche soli 5 minuti di permanenza. </b><br />
La schiena non risponde più.<br />
Riesci a salvarti con un'oscillazione di bacino che sblocca una delle due gambe quel tanto che basta per <strike>rotolare giù </strike> scendere dal suddetto lettino con grazia elefantiaca.<br />
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<b>Gli adorabili movimenti di Picci si sono trasformati in pugni e calci degni di Bruce Lee. </b><br />
Il piedino santo puntellato sulla cassa toracica non è più così coccoloso, ti fa un male boia.<br />
Se fino ad un mesetto fa avresti accarezzato la pancia con fare protettivo ora cerchi di spostare l'inquilino dalla sua posizione con piglio piuttosto militaresco. (Che poi, normalmente, la sua posizione preferita risulta essere la più scomoda per te. La legge di Murphy miete vittime anche in queste situazioni).<br />
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In tutto questo, non è assolutamente detto che per Picci il momento sia quello buono, anzi.<br />
Per quello che ne so, potrebbe decidere di aspettare l'estate qui dentro (e allora si che sarebbero cavoli amari).<br />
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Tesorino, quando vuoi eh. Tanto è tutto pronto!<br />
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<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-78044919048116487522013-05-22T20:25:00.000+02:002013-05-22T20:25:25.652+02:00- 15 (più o meno)E' un po' così. Come il giorno della vigilia di Natale quando eri bambino.<br />
Ti svegliavi e sapevi che quella notte sarebbe accaduto qualcosa di magico: Babbo Natale sarebbe entrato dalla finestra e avrebbe lasciato i regali sotto l'albero, in soggiorno.<br />
Come scorrevano lente le ore quel giorno!<br />
Avresti fatto qualsiasi cosa per far girare le lancette dell'orologio più velocemente, ma non era possibile.<br />
Così ciondolavi per casa, guardavi fuori dalla finestra, cercavi di rendere più veloce lo scorrere del tempo con i tuoi vecchi giocattoli e non vedevi l'ora che arrivasse la sera per metterti a letto. Ancora qualche ora di sonno e poi sarebbe arrivato il momento. Il Natale.<br />
<br />
Se ci penso mi sento un po' così, con la differenza che non so esattamente quanto manchi al momento x, che non mi basterà aprire la porta del salotto per trovarti sdraiato in una culla con le manine tese verso di me.<br />
Sarà meglio. Più intenso e forte.<br />
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Questi ultimi giorni di attesa non fanno altro che accrescere tutte le emozioni che sto provando in questo momento e che, come al solito, potrebbero essere rappresentate come un gomitolo di lana tutto aggrovigliato.<br />
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Da una parte non sono pronta (non lo sarò mai), dall'altra non vedo l'ora di guardare il tuo viso, di stringere le tue manine, di iniziare a conoscerti.<br />
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<b>NdA</b>: Non vedo l'ora anche di poter tornare a dormire a pancia sotto, di smettere di sentirmi una specie di elefante obeso e roba così. Ma questi sono pensieri da mamma degenere che mal si adattano ad un post tutto poetico.Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9053321161056326775.post-33923803030165424022013-05-16T10:12:00.000+02:002013-05-16T10:12:20.733+02:00Allacciare le cintureE così, un passo dopo l'altro, siamo giunti alla 37 settimana.<br />
Il periodo a partire da cui un neonato viene considerato a termine.<br />
Come dire che, da oggi in avanti, ogni giorno potrebbe essere quello buono.<br />
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Non lo so, mi sembra di essere in una specie di bolla, la fase della quiete prima della tempesta.<br />
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La cameretta è a posto, la valigia pure e ho stampato nella mente tutte le istruzioni dell'ostetrica in caso di inizio travaglio.<br />
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Insomma, tutto è pronto, tranne me.<br />
Eppure non vedo l'ora di conoscerti.<br />
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Cabin crew ready for landing.<br />
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<br />Bungler Butterflyhttp://www.blogger.com/profile/05093306009264963202noreply@blogger.com0