martedì 12 marzo 2013

Letture istruttive

Va da sé.
Quando si è incinte c'è una cosa a cui non si sfugge: il tomo sull'incintitudine, quello che ti racconta tutta la verità, nient'altro che la verità, lo giuro.

Per la verità credevo di averlo quasi scampato: verso il secondo mese ero andata in libreria e, dopo circa un'ora di consultazione, ho optato per un volumetto piuttosto snello, con simpatiche similitudini vegetali con il tuo bambino in rapporto alle settimane di gravidanza.

A questa settimana il tuo bambino è grosso come una bacca di alloro, un lychee, un tamarindo.

Tutto è andato bene finché non mi è stato regalato IL libro.
Quello che parte dalle vere basi (come si fa un bambino) fino al dopo, con una sezione fin troppo esaustiva sul momento X.

Ecco, per me, va bene conoscere la verità, ma proprio tutta la verità, ma... le foto del parto con primo piano sulla via di uscita del nano anche no.
Che schifo.
Nel libro si menziona la possibilità di richiedere all'ostetrica uno specchio per poter vedere in diretta che cosa succede.
Io non voglio vedere. Voglio che esca e pure alla svelta. In questo modo spero di evitare un'eccessiva quantità di insulti nei confronti dei poveri medici che mi assisteranno.

#madredegenere

Non so, credo sia un'esperienza talmente intima, privata e personale che si potrà provare tenerezza (forse) solo sapendo che il figlio è il tuo.

Da un punto di vista meramente scientifico e divulgativo è disgustoso.

Poi chissà, magari cambierò idea.

2 commenti:

  1. non so che dire!!! rido perchè sono d'accordo con te. Io ho regalato (dietro consiglio di stuoli di donne) il libro "il linguaggio segreto dei neonati" di tracy hogg, ed è stato apprezzatissimo. Niente foto, solo tante spiegazioni logiche.

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  2. Quello in realtà mi ispira, magari lo cerco in biblioteca! ;)

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