domenica 27 luglio 2014

Luglio - aka: credo di aver bisogno di Lourdes


Immagine presa dal web
Mi è stato ripetuto tutto l'inverno: "Si, adesso è dura, ma con l'estate vedrai che si ammalerà di meno e tu avrai meno sbattimenti fra nido e lavoro".
E' una gufata colossale. 

A fine giugno è arrivata la tonsillite. Faringo-tonsillite a placche per essere precisi.
Solita trafila di antibiotico, fermenti lattici, mutuo alla baby sitter e sfilza di commenti di questo tipo, da parte di madre, pediatra, baby sitter e conoscenti misti:

"Eh, certo, lo mandi al nido..." Al lavoro con me la vedo dura e per il campo scout mi sembra un po' prematuro. Di grazia, dove dovrei lasciarlo?
"Povero, ancora antibiotico? Sai che tutte queste medicine non gli fanno bene." Si, ancora antibiotico, visto che lo fa guarire. Mi preoccuperò dell'eventuale farmaco resistenza a tempo debito. E' una medicina, non veleno per topi.
"Però potresti restare a casa..." Si, potrei. Potrei pure vedere i miei colleghi ballare sopra le mie ceneri e trovarmi a fare fotocopie al mio rientro, visto che per le mamme che lavorano non c'è pietà. E poi, se resto 24 ore su 24 col nano, potrebbero scattare istinti suicidi.
"Certo che ti si ammala in continuazione!" Lo so, lo so, LO SO!!! E non so cosa farci!
"Ancora malato? Ma che cosa gli avete fatto?" L'abbiamo lasciato nudo in mezzo alla neve per nostro diletto, volevamo vedere dopo quanto tempo sarebbe diventato blu. La volta dopo gli abbiamo sparato addosso un po' di germi misti, così per gradire. (Questa domanda viene da mia madre).

Poi, dopo 3 giorni dalla guarigione, sono arrivate delle chiazze sospette su tutto il corpo.
Tutti a dare pareri pseudo scientifici, nessuna soluzione di fatto.

Parallelamente, febbriciattola persistente.
Fatto esame delle urine (dico solo: sacchetto adesivo attaccato al pisello e qui mi fermo, lasciando spazio all'immaginazione), negativo.
Passa tutto da solo, ma intanto, chi ci perde le ore di sonno sono io.

Dopo qualche giorno di tranquillità relativa Pingu pensa bene di farsi cadere uno sgabello sul dito della mano con relativa perdita di unghia e tanto sangue in giro come nei peggio film splatter. O una scena del crimine di CSI.
Ne consegue un ameno sabato mattina passato fra 2 ospedali, visita di un pediatra e 3 chirurghi, lastra, un punto e marito sull'orlo dello svenimento alla vista del brandello di unghia penzolante.
Alla faccia del sesso forte.

In tutto questo, io andrei anche in ufficio che è diventato una specie di oasi di pace e serenità.

Mancano ancora 5 giorni alle ferie. E ho paura.

ps. è un post di lamentela e forte stanchezza. So che ci sono mamme che si sbattono il triplo di me, magari senza battere ciglio, con una forza d'animo incrollabile. A me va bene, sono fortunata. Solo che, certe volte, mi sembra proprio di essere sul ciglio di un precipizio.


2 commenti:

  1. Mi sa che tu rispecchi la realtà e basta. Le mamme sono supereroine!

    Solo che mi terrorizzi. Ma come ci riesci? :-O

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  2. Potenza della verità nuda e cruda :D
    Dico sempre ai miei amici, quando parlo della quotidianità col pupo, che i miei discorsi sono un validissimo anticoncezionale :p
    Poi il tutto ha anche tanti lati positivi, ma di quelli parlano tutti :)

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