venerdì 15 novembre 2013

Vestiti (!!!!!) usciamo

Immagine presa dal web
Le riconosci a distanza. Un esercito di mamme o nonne, passeggino munite che vagano per la città, a qualsiasi ora, per tanto, tantissimo tempo.
Dove vanno? Di norma, da nessuna parte. In rari casi, farmacia o spesa.
In realtà si esce per far passare la giornata, perché stare a casa con un pupo piangente e annoiato potrebbe portare abbastanza facilmente sull'orlo di una crisi di nervi.

Quindi, il motto, è: "Uscire, sempre e comunque, con qualsiasi tempo, il più possibile (se ci tieni alla tua salute mentale)".

Quindi, che vuoi che sia un po' di pioggia?
Prima di uscire, però, la sottoscritta si è messa a studiare dal balcone le varie mise delle portatrici di passeggino. Perché se è vero che il baby è avviluppato dentro uno scafandro di plastica che gli lascia libero giusto il naso, il problema siamo noi che abbiamo le due mani occupate.

Ho distinto 3 macro categorie:

La mamma che se ne frega: sprezzante delle intemperie gira solo con un mini spolverino, pure aperto, che tanto "Che mi faranno mai due gocce di pioggia?".

La mamma palombaro: indossa, dal basso, wellingtons di gomma dai colori più o meno improponibili, impermeabile alle caviglie e a collo alto con cappuccio e, per finire, cappello di gomma da pescatore. Si, tipo quello dell'aiutante di Capitan Findus. Unica parte del corpo scoperta, due mezzi mignoli, che impugnano saldamente il passeggino. Neanche stesse imperversando la tempesta perfetta.

La mamma chic: Scarpe e soprabito normali, l'ombrello elegantemente appoggiato ad una spalla, spinge il passeggino con una discreta grazia.

Trovando un po' eccessiva l'alternativa 1 per un verso, la 2 per l'altro (e poi mi manca il cappello di gomma, pezzo chiave del look), opto per la 3.

Peccato che l'ombrello sia in equilibrio assolutamente precario. Per farlo stare dritto bisogna camminare a piccoli passi, in punta di piedi e in linea retta. Basta un sali scendi dal marciapiede, la stronza adorabile vecchina che ti centra col suo parapioggia fiorato, il pupo che piange.
Rimettere l'ombrello in asse è impresa non da poco.
Senza contare che il polso, in posizione innaturale, inizia a pulsare dopo circa 10 minuti di strada.

Se le cose vanno avanti così, credo diventerò una che se ne frega molto presto.
O una palombaro chic. Devo solo trovare un impermeabile mantella, simile alla pubblicità di Chanel con Cappuccetto Rosso.
Oppure mi trasferisco dove non piove mai, ma la vedo un po' più difficile.

Indoviniamo com'è il tempo oggi? Ecco, appunto.


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